Videosorveglianza senza fili: come installarla
La videosorveglianza è indubbiamente il sistema migliore per tenere sempre sotto controllo la propria abitazione anche quando ci si allontana per un periodo più o meno lungo. Prima di installare un impianto per il monitoraggio e la sicurezza della nostra casa, però, è importante capire quali sono le norme da rispettare.
Secondo il principio di liceità ogni cittadino che sceglie di dotare la propria abitazione di un impianto di videosorveglianza deve segnalarlo con cartelli e altre forme di comunicazione per indicare alle persone che potrebbero passare nell’area la possibilità di essere ripresi.
Secondo il principio di proporzionalità si può ricorrere a impianti di videosorveglianza solamente se non sia possibile adottare altri mezzi. Inoltre non è possibile conservare i dati registrati oltre una certa data: il software di acquisizione delle immagini deve essere programmato per la cancellazione periodica delle registrazioni.
Importantissimo il rispetto del principio di finalità: il sistema di videosorveglianza deve essere installato solo ed esclusivamente a tutela della propria sicurezza. I dati raccolti non possono essere usati per finalità diverse e non devono essere diffusi o comunicati a terzi, ad eccezione delle forze dell’ordine che si occupano di eventuali indagini.
Come funzionano le telecamere senza fili
Un sistema di videosorveglianza in kit è la scelta più diffusa tra chi desidera garantire il giusto livello di protezione e sicurezza alla propria abitazione. I kit sono solitamente espandibili con l’aggiunta di altre parti acquistabili in un secondo momento.
Le telecamere per la videosorveglianza appartengono ai prodotti IoT (Internet of Things), e sono definiti come oggetti “intelligenti” che, connessi alla rete e tra di loro, comunicano e interagiscono. Sempre più spesso sono gestibili da remoto, attraverso l’utilizzo di uno smartphone, un computer o un tablet.
Un sistema di sorveglianza wireless si compone di telecamere senza fili connesse ad Internet e tra di loro: questi apparecchi sono solitamente posizionati in maniera strategica nei punti critici e collegate ad una centrale interna o ad un monitor di controllo.
Come installare un sistema di videosorveglianza wireless?
Ci sono quattro modalità di installazione: scopriamole insieme!
L’installazione fittizia è un ottimo deterrente per le eventuali intrusioni e vede la presenza di telecamere realmente funzionanti nei punti strategici e telecamere finte in altri punti del perimetro di casa.
L’installazione a visione locale trasmette le immagini su un computer, una televisione o qualsiasi monitor di casa collegato.
L’installazione a visione mobile si riferisce alle telecamere IP che inviano in tempo reale le immagini riprese a smartphone e pc, grazie alla connessione Internet.
L’installazione a visione mobile e locale prevede l’utilizzo di telecamere sia fisse che motorizzate, con una precisa taratura dell’impianto.
Cosa si intende per telecamere IP? Questa sigla fa riferimento a Internet Protocol e caratterizza gli apparecchi che permettono l’invio delle riprese via Ethernet in formato digitale compresso oppure, Wi-Fi, ad una centrale di sorveglianza o di registrazione. È possibile anche visionare le immagini da remoto e ascoltare l’audio catturato attraverso un microfono integrato. In alcune telecamere IP si possono inserire delle SD (Secure Digital), che sono dei veri e propri archivi portatili che riescono a registrare immagini in autonomia.
Veniamo, dunque, al procedimento di installazione vero e proprio. Ci sono alcune indicazioni da seguire nel montare un sistema di videosorveglianza.
La telecamera dovrebbe essere posizionata entro la distanza massima prevista dal WiFi, che corrisponde a circa 20 metri in ambienti indoor e a 100 metri in ambienti outdoor. L’angolo di visuale dell’apparecchio deve comprendere la porta di ingresso e tutti gli eventuali accessi. Il rilevatore di movimento deve coprire l’area interessata.
Le telecamere wireless senza fili sono le più semplici da installare: si fissano alla parete o al soffitto di qualsiasi tipo, anche in cartongesso grazie all’aiuto di un comune cacciavite, di un avvitatore o di un trapano. La telecamera Wi-fi è solitamente alimentata da una batteria al litio ricaricabile o da batterie tradizionali, da sostituire una volta scariche. Dopo averle posizionate non resterà che connetterle alla relativa web app e verificare la qualità delle immagini trasmesse.
Quanto costa una webcam wireless?
Il prezzo varia in base alle caratteristiche dell’apparecchio e ai vantaggi che ci offre: si va dalle poche decine di euro alle centinaia di euro per un impianto di videosorveglianza che ci restituisce immagini ottime anche in modalità notturna.
Parlare di videosorveglianza di qualità vuol dire parlare dei kit di videosorveglianza Comelit, che nascono da un preciso e rigoroso processo organizzativo, controllato e testato in ogni fase. L’azienda ha deciso di investire sistematicamente nelle più avanzate tecnologie di produzione e nelle più sofisticate attrezzature di controllo.
Per ogni kit sono impiegate materie prime di elevata qualità, come vetri antigraffi e antiriflesso e alluminio pressofuso verniciato a forno. Ogni apparecchio passa attraverso importanti test qualitativi effettuati in camere climatiche con temperature estreme, test funzionali e controlli a fine ciclo prima della spedizione.
Le soluzioni di videosorveglianza Comelit proposte da Cozzolino S.r.l. possono essere gestite anche dal tuo smartphone grazie all’app, scaricabile gratuitamanete da App Store e Google Play. In questo modo potrai avere sempre sotto controllo la situazione grazie alla visualizzazione Live multiscreen, alla possibilità di riproduzione delle registrazioni, alla possibilità di attivazione audio e all’opzione cattura screenshot.